SANTUARIO DI RASIGLIA
Luogo: Rasiglia di Foligno (PG)
Ente appaltante: Diocesi di Foligno
Committente: Diocesi di Foligno
Impresa appaltatrice: Nanni Maurizio Montefalco
Situazioni lavori: Lavori ultimati
Prestazione: progetto strutturale e direzione operativa
Progettisti: Arch. Domenico Pasquale arch. Giovanni Bianconi Ing. Fabrizio Menestò (strutture)
Descrizione opere: La chiesa è costituita da una aula a navata unica, dall’abside voltata a pianta semicircolare e da una cappellina laterale del sec. XVI che si apre sul lato destro, inserite in una struttura muraria autonoma e più bassa al di sopra vi è la casa dell’eremita.
Le pareti laterali sono decorate da affreschi del XV secolo.
Per una descrizione più dettagliata del manufatto suddividiamo la chiesa in macroelementi: facciata principale, pareti laterali, abside, cappelline laterali, campanile, copertura, porticato.
La parete di facciata, come è ben visibile, è stata sopraelevata. Il rosone centrale è stato completamente eliminato e sono state tamponate le due monofore che lo fiancheggiavano. Le pareti esterne sono rivestite nella parte bassa con elementi in travertino, quelle in alto a pietra a conci sbozzati.
Le pareti laterali furono sopraelevate, le pareti più antiche sono quelle decorate e di spessore maggiore.
L’abside, di forma semicircolare, è una costruzione più recente con sottostante cripta. E’ realizzata in pietrame misto. Ha una cornice in pietra sponga aggettante e una fascia in cotto disegnato. L’acqua piovana non viene raccolta da un canale di gronda, ma scola a terra direttamente dai coppi posti a sbalzo.
Il campanile, come detto, è a vela a due campane, realizzato a mattoni.
Il tetto è realizzato a capriate lignee decorate che sostengono gli arcarecci e i travicelli in legno. L’abside ha una copertura con travi di legno disposte a raggera e spingenti sui muri esterni.
Lo sporto di gronda fu realizzato con zampini e pianellato in laterizio
DESCRIZIONE DEI DANNI E DELLE CONDIZIONI DI DEGRADO
Lo stato di conservazione delle murature delle pareti della chiesa è discreto. I muri dell’abside non sono perfettamente ammorsati a quelli longitudinali della Chiesa: l’impianto originario della Chiesa è del ‘500 l’abside risale all’800. Le foto pre-sisma mostrano con evidenza che lesioni significative avevano interessato da tempo.
Il Santurario ha avuto dei danni in corrispondenza dell’arco frontale dell’abside anche a causa dello smottamento parziale del colle su cui sorge la chiesa e della parete di facciata che ha tentato di uscire dal piano.
Sinteticamente viene rappresentata graficamente in pianta la localizzazione dei maggiori danni subìti dalla chiesa che possono riassumersi nei seguenti:
- lesione con distacco dall’abside dell’arcone principale;
- distacco della facciata con lesioni in corrispondenza dei muri ortogonali;
- smottamento del colle roccioso su cui poggia l’abside;
- ampie lesioni verticali nella parte semicircolare dell’abside.